Convegno - L'esperienza del Progetto LIFE RII: obiettivi e risultati
Il Convegno, organizzato nella fase finale delle attività previste dal finanziamento europeo, ha fatto il punto sulle azioni svolte, gli obiettivi conseguiti e ha delineato i passi futuri dopo la fine del Progetto LIFE RII.
L'evento si è articolato in una prima sessione mattutina dedicata a LIFE RII, mentre il pomeriggio è stato dedicato a tre progetti LIFE ospiti.
La prima sessione
I lavori della mattina sono stati aperti da Paola Gazzolo, Assessore alla difesa del suolo e della costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna della Regione Emilia-Romagna e da Franco Zambelli Commissario straordinario del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, che hanno portato ai presenti i saluti delle Amministrazioni.
È stato ribadita ancora una volta l’importanza che questo innovativo progetto ha rivestito in ambito regionale, essendo stato il primo che ha calcato i temi della messa in sicurezza dei piccoli corsi d’acqua definiti “minori”, valorizzando l’ambiente che li circonda e promuovendo la conservazione della biodiversità.
Il progetto ha avuto grande riscontro anche in Europa per le caratteristiche innovative che lo contraddistinguono.
Successivamente, Andrea Tagliavini Sindaco di Quattro Castella, parlando a nome dei quattro comuni coinvolti, ha illustrato il lavoro svolto dalle Amministrazioni locali nelle diverse fasi del progetto.
Con una breve cerimonia in forma ufficiale è stato siglato il “Patto di RII“, un vero e proprio accordo costruito sull'esempio dei “Contratti di fiume”, un atto volontario di impegno sottoscritto da diversi soggetti pubblici e privati, a vario titolo interessati ai corsi d’acqua, che ha individuato modalità condivise per perseguire gli obbiettivi di riqualificazione ambientale, paesaggistica e di valorizzazione socio-economica del sistema dei piccoli rii situati sul territorio dei quattro Comuni di Albinea, Bibbiano, Quattro Castella e San Polo d’Enza.
Hanno dato vita a questo accordo, durante il convegno, i rappresentanti di tutte le istituzioni e gli enti locali coinvolti nel progetto, i rappresentanti della cittadinanza, ai quali si è aggiunta l'Assessore Paola Gazzolo, in rappresentanza della Regione.
L’Assessore Gazzolo ha quindi annunciato che ora, al termine del progetto vero e proprio, per la gestione futura dei corsi d’acqua minori, dei rii e per mettere in rete le risorse economiche, umane, conoscitive e tecniche necessarie a raggiungere risultati più efficaci, saranno attribuite le competenze della manutenzione del reticolo dei quattro Comuni che hanno partecipato al progetto LIFE RII al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale con una apposita convenzione sperimentale siglata con la Regione.
Con un intervento tecnico introduttivo, Monica Guida, Responsabile del Servizio Difesa del suolo della costa e bonifica della Regione Emilia-Romagna, ha illustrato al pubblico dei presenti l'insieme delle azioni intraprese nel corso dei quasi quattro anni trascorsi dall'avvio operativo di LIFE RII, soffermandosi in particolare sul ruolo del partenariato innovativo tra i diversi Enti coinvolti e sull'importanza avuta da un lato dalla sperimentazione di nuove soluzioni, dall'altra dalla condivisione e partecipazione pubblica alle scelte poi operate.
La parola è quindi passata ad Aronne Ruffini, tecnico del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, che ha illustrato dettagliatamente l'approccio progettuale seguito, gli interventi messi a punto, le problematiche affrontate in fase di cantiere e i singoli prototipi realizzati.
Marco Monaci, tecnico del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale, ha poi proseguito l'intervento illustrando i primi risultati ottenuti dagli interventi, soffermandosi in particolare sui risultati morfologici rilevati in campagna, e confrontandoli con quanto atteso ad inizio lavori.
La mattinata è quindi proseguita con il contributo a cura di Alessandra Castellini e Alessandro Ragazzoni dell'Università di Bologna, che hanno illustrato nei dettagli il lavoro svolto nell'ambito dell'azione del progetto dedicata ad individuare innovative modalità giuridico – amministrative per la gestione del territorio.
In particolare sono stati illustrati i principi giuridici e di estimo alla base del modello di calcolo di una “servitù di allagamento” per la gestione del territorio agricolo ai fini di mitigazione del rischio idraulico e della riqualificazione ambientale, e della sua applicabilità a casi reali, anche al di fuori del territorio interessato da LIFE RII. Questo strumento innovativo potrebbe quindi diventare in futuro un'alternativa efficace ed economicamente sostenibile a soluzioni più “tradizionali”, quali l'esproprio di terreni per la realizzazione di aree di laminazione delle piene.
L'ultimo intervento della mattina, a cura di Leonardo Altieri e Giulia Iotti del Dipartimento di Sociologia dell'Università di Bologna, è stato dedicato all'efficacia delle azioni di partecipazione e comunicazioni svolte nel corso del progetto.
I due relatori hanno illustrato il lavoro di monitoraggio quantitativo e qualitativo svolto, evidenziando i punti di forza, le criticità e le prospettive future ricavabili dall'esperienza partecipativa in LIFE RII, fornendo spunti di riflessione utili ad ottimizzare analoghe attività future.
La sessione del mattino si è chiusa, infine, con un dibattito tra i partecipanti.
Le relazioni del pomeriggio
Il pomeriggio è stato dedicato al networking con gli altri progetti europei.
Il primo intervento, a cura di Marco Fabbrizzi e Chiara Marchina, ha illustrato nel dettaglio LIFE REWAT.
Questo interessante progetto, nato dai territori interessati e dalla volontà di salvaguardare la risorsa idrica, si prefigge di implementare una serie di azioni dimostrative per la gestione sostenibile delle risorse, di tipo strutturale (interventi pilota) e non strutturale (azioni di sensibilizzazione e formazione), le quali, accompagnate da approfondimenti conoscitivi preliminari e da un programma di monitoraggio, andranno a costituire la base per un percorso di governance (Contratto di Bacino) finalizzato alla condivisione partecipata di una strategia di medio/lungo periodo per la gestione sostenibile delle acque nel sistema idrogeologico della Val Cornia.
La parola è quindi passata a Carmela Vaccaro, che ha illustrato LIFE WARBO.
Il progetto ha lo scopo di salvaguardare, proteggere e valorizzare l'acqua e gli ecosistemi terrestri, attraverso la regolazione della ricarica artificiale delle falde acquifere e l’analisi di diverse metodologie applicative.
In particolare sono state illustrate le attività in corso presso i siti pilota nella porzione Occidentale della pianura friulana (in provincia di Pordenone) e nella Regione Emilia Romagna nel comune Copparo (nella provincia di Ferrara).
L'ultimo contributo, a cura di Francesca Staffilani e Giampaolo Sarno è stato dedicato a LIFE HelpSoil.
Questo progetto (con cui LIFE RII ha avviato da alcuni mesi una collaborazione) mira ad approfondire il ruolo dell'agricoltura nel contrasto al dissesto idrogeologico promuovendo le tecniche dell'agricoltura conservativa in alcuni siti pilota del nord Italia.
Anche i lavori del pomeriggio si sono conclusi con un dibattito tra i partecipanti.
L’evento ha registrato una buona partecipazione (circa 130 presenze complessive), comprendente tecnici di Enti Pubblici, liberi professionisti, rappresentanti di associazioni e numerosi studenti universitari.
Presentazioni:
Presentazioni del mattino
Nome | Presentazione |
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Monica Guida | Il Progetto LIFE RII (1.59 MB) |
Aronne Ruffini - Marco Monaci |
Gli interventi di riqualificazione dei rii della fascia pedemontana reggiana (14.32 MB) |
Alessandra Castellini - Alessandro Ragazzoni | |
Giulia Iotti - Leonardo Altieri |
Presentazioni del pomeriggio
Nome | Presentazione |
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Chiara Marchina - Alessandro Fabbrizzi | |
Daniel Nieto
Yàbar - Carmela Vaccaro, Salvatore Pepi, Antonella Di Roma |
Il Progetto WARBO nello sviluppo di buone pratiche e adempimenti del D.M. n. 100/2016 (6.81 MB) |
Francesca Staffilani - Giampaolo Sarno
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