Progetto europeo LIFE-RII

Glossario

Definizioni di alcuni termini in uso per il progetto LIFE RII

Α

Β

C

D

Ε

F

G

H

Ι

J

K

L

M

N

Ο

P

Q

R

S

T

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V

W

X

Y

Z

 

A

Alluvione

Allagamento temporaneo di aree normalmente non coperte d’acqua, dovuto a straripamento di corsi d'acqua dal loro letto o bacino usuale, dovuto a cause naturali o provocato dall'uomo.
All’allagamento possono essere associati anche fenomeni di erosione e variazione della morfologia delle aree interessate dal fenomeno.

Allargamento di sezione

Conferimento al corso d’acqua di una sezione più naturale per restituirgli maggiore spazio, tramite sbancamento di una sponda. In questo modo si riduce e diversifica la velocità della corrente così da attivare lo sviluppo di microhabitat in alveo, si aumentano gli scambi con la falda acquifera, si ripristinano sponde naturali ed i relativi habitat, si creano aree allagabili soggette alla dinamica fluviale e si migliora la capacità auto depurativa del corso d’acqua.

Figura 1. Esempio Schema attuativo dell’intervento di sbancamento naturaliforme di una sponda (png127.25 KB)

Figura 1. Esempio Schema attuativo dell’intervento di sbancamento naturaliforme di una sponda

Alveo attivo

Porzione del corso d’acqua occupata dal flusso delle acque. Poiché la portata è variabile si distinguono:

Alveo di magra - Porzione dell'alveo che resta bagnata anche nei periodi più secchi, quando scorre poca acqua.
Alveo di morbida - Porzione dell'alveo occupata dalle acque in condizioni di piena ordinaria nei periodi umidi, in cui scorre abbondante acqua.
Alveo di piena - Porzione del letto fluviale occupata quando scorre una quantità eccezionale di acqua tale da inondare aree che normalmente sono asciutte.
Alveo pensile - Alveo il cui letto è posto ad una quota più elevata del piano di campagna circostante. È una condizione frequente nei corsi d'acqua in pianura arginati i cui sedimenti, non potendo depositarsi nella piana alluvionale, si accumulano nell'alveo, sopraelevandolo.

Figura 2 Alveo pensile e strutture arginali con banche. (png65.85 KB)

Figura 2 Alveo pensile e strutture arginali con banche.

Acque reflue

Le acque reflue o di scarico sono tutte quelle acque la cui qualità è stata pregiudicata dall'azione antropica dopo il loro utilizzo in attività domestiche, industriali e agricole, diventando quindi inidonee a un loro uso diretto in quanto contaminate da diverse tipologie di sostanze organiche e inorganiche pericolose per la salute e per l'ambiente.

Argine

Opera longitudinale realizzata in elevazione rispetto al piano di campagna. Ha la funzione di contenere le acque di piena e, perciò, di proteggere la piana alluvionale dalle alluvioni.

B

Bacino idrografico

Parte di territorio che raccoglie tutte le acque di pioggia (o di fusione di nevi) che scorrendo sul terreno o sotto terra raggiungono un corso d’acqua o i suoi affluenti. E’ detto anche bacino fluviale o bacino imbrifero. Il confine del bacino idrografico è segnato dalla linea spartiacque, che corre lungo il crinale dei rilievi circostanti.

Figura 3. Schematizzazione di bacino idrografico tipo, con sottobacini, conoide e collettore. (png66.52 KB)

Figura 3. Schematizzazione di bacino idrografico tipo, con sottobacini, conoide e collettore.

Biocenosi

Insieme di organismi viventi che occupano un determinato ambiente e che sono legati tra loro da rapporti di vario tipo (di nutrimento, di competizione, ecc.). Comprende la fitocenosi (piante: produttori primari), la zoocenosi (animali: produttori secondari e consumatori) e la microcenosi (organismi decompositori).

Biodiversità

La variabilità degli organismi viventi presenti in un determinato ambiente.

Briglia selettiva

(o briglia a pettine) Opera idraulica trasversale alla corrente, utilizzata per trattenere detriti, tronchi e ramaglie durante le piene, evitando che ostacolino il deflusso delle acque in punti critici quali restringimenti del corso d’acqua, ponti o sottopassi.
La struttura viene realizzata in modo da permettere il normale deflusso delle acque e dei sedimenti durante il periodo di magra.

Buffer strip

Zona riparia a forma di fascia longitudinale, interposta tra il sistema fluviale e il territorio circostante, che svolge numerose funzioni ecologiche (vedi Fasce tampone vegetate e Fascia perifluviale ).

C

Capacità di invaso

Capacità di un corpo idrico di contenere una certa portata o un volume d’acqua, in relazione alle sue caratteristiche geometriche e dimensionali.

Casse di espansione

(o casse di laminazione) Opere finalizzate ad accumulare temporaneamente parte dei volumi associati all’onda di piena. Sono generalmente classificabili in due categorie:
le casse in derivazione sono aree laterali rispetto al corso d’acqua e sono collegate idraulicamente ad esso solo attraverso l’opera di presa e l’opera di rilascio;
le casse in linea in cui il volume di piena viene trattenuto (invasato) direttamente in alveo, grazie alla presenza di sbarramenti trasversali che normalmente lasciano fluire l’acqua.

Figura 5. Sistema di casse d’espansione: in derivazione e in linea. (png1.14 MB)

Figura 5. Sistema di casse d’espansione: in derivazione (parte alta della figura) e in linea (parte bassa della figura).

Corridoio ecologico

Striscia di territorio di natura differente dalla matrice in cui si colloca (ad esempio una fascia boscata entro una zona agricola). Consente alla fauna spostamenti tra zone separate da barriere conseguenti dall'attività umana, come strade, case, ecc. Questo permette uno scambio di individui che assicura una migliore diversità genetica e rende disponibili zone di foraggiamento altrimenti irraggiungibili. Aumenta anche il valore estetico del paesaggio.

Corridoio fluviale

Area che comprende il corso d’acqua e la zona riparia. Tali elementi svolgono un’importante funzione in termini di connessione del territorio ( corridoio ecologico ).

Corrivazione

(vedi tempo di corrivazione).

Crinale (linea)

Linea immaginaria che unisce tutti i punti di maggior altezza di un rilievo (cresta della catena montuosa).

D

DANNO POTENZIALE (da alluvione)

Danno che può essere arrecato dall’alluvione all’elemento che può essere potenzialmente coinvolto (esposto). Gli elementi considerati sono: la popolazione, le zone urbanizzate, i servizi, le infrastrutture, i beni ambientali, storici e culturali, le attività economiche, le zone produttive, gli impianti pericolosi e le aree protette.
Il danno dipende dal valore dei beni esposti e dallo loro vulnerabilità all’alluvione considerata . Il danno viene misurato in numero di persone coinvolte, superficie delle aree coinvolte, numero di ospedali, scuole e altre strutture importanti investite, ecc.

Difesa spondale

Opera longitudinale realizzata per proteggere una sponda dall'erosione. A differenza dell'argine, la difesa spondale non è elevata rispetto al piano di campagna e non ha funzione di protezione dalle alluvioni/esondazioni, ma realizza un’azione di contrasto nei confronti di fenomeni erosivi.

Direttive dell’unione europea

Atti emessi dalla Commissione dell'Unione Europea su temi che riguardano la tutela dell’ambiente e delle persone. Gli Stati europei hanno l’obbligo di tradurre con norme nazionali ogni direttiva (recepire), scegliendo il modo per adempiere agli obiettivi prefissati.

Direttiva quadro acque – 2000/60/CE

Fissa i principi di base di una politica sostenibile in materia di acque a livello dell’Unione europea.

Direttiva alluvioni – 2007/60/CE

Disciplina le attività di valutazione e di gestione dei rischi di alluvioni al fine di ridurne le conseguenze negative.

Direttiva nitrati – 1991/676/CE

Ha lo scopo di ridurre e prevenire l’inquinamento delle acque e del suolo causato dai nitrati provenienti da fonti agricole.

E

Ecosistema

L’insieme costituito dagli organismi di un particolare habitat e dall’ambiente fisico in cui essi vivono. Ogni ecosistema è caratterizzato da uno scambio continuo d'energia tra organismi viventi e l’ambiente non vivente e può avere dimensioni grandi o piccole. L’ecosistema può essere di tipo temporaneo o permanente.

Erosione

Sgretolamento della superficie terrestre dovuta ad agenti fisici (vento, acque, ecc.).

Esondazione

(vedi alluvione)

F

Falda (acquifera)

In idrologia per falda acquifera (o falda idrica, oggi spesso abbreviato in acquifero) s'intende l'acqua che circola nel sottosuolo.

Fascia perifluviale

Fascia di territorio localizzata lungo il corso d'acqua, immediatamente esterna all'alveo di magra. Nell'ambito della fascia perifluviale si collocano le formazioni riparie arbustive ed arboree.

Fasce tampone vegetate

Strisce di vegetazione (erbacea, arbustiva e/o arborea) che, trovandosi in prossimità di corsi d’acqua a margine degli appezzamenti coltivati, riducono il carico di inquinanti che giunge ai corpi idrici, “assorbendolo” con l’apparato radicale. Il contenimento degli inquinanti si esplica grazie all’attività microbica (denitrificazione) ed all’assorbimento diretto da parte delle piante.

Fitodepurazione

Sistema di depurazione (autodepurazione) delle acque tipico degli ambienti acquatici e delle zone umide. Le piante hanno il ruolo fondamentale di creare un habitat idoneo alla crescita della flora batterica che provvede all’abbattimento degli inquinanti. Con questo sistema possono essere trattate acque reflue domestiche, agricole e talvolta industriali.

G

Golena

Parte di alveo o di piana alluvionale interna all'argine, solitamente asciutta e vegetata, destinata ad accogliere le acque di piena. In assenza di argini non si può parlare propriamente di golena.

Greto

Fascia ciottolosa dell' alveo di morbida, sostanzialmente privo di vegetazione stabile. Nell'alveo di morbida, frequentemente sommerso, le condizioni sono ostili ad un insediamento vegetale stabile.

H

Habitat

Zona terrestre o acquatica che si distingue grazie alle sue caratteristiche geografiche, abiotiche e biotiche. Gli habitat si suddividono in naturali e seminaturali.

I

IFF (Indice Di Funzionalità Fluviale)

L'Indice di Funzionalità Fluviale permette di studiare il grado di funzionalità di un fiume o di parte di questo, intesa come risultato della sinergia e dell’integrazione di numerosi fattori fisici e biologici dell’ ecosistema acquatico e terrestre ad esso collegato.
L'IFF è strutturato in 14 domande raggruppabili in 4 gruppi funzionali:
• condizione della vegetazione delle rive e del territorio circostante al corso d'acqua;
• ampiezza relativa dell'alveo bagnato e struttura morfologica e fisica delle rive;
• struttura dell' alveo;
• caratteristiche biologiche.
Il punteggio complessivo (valore minimo di 14, massimo di 300) viene tradotto in 5 livelli ai quali corrispondono 5 livelli di funzionalità.

Ingegneria naturalistica

Disciplina tecnico-scientifica che prevede la realizzazione di opere attraverso l’utilizzo di materiale vegetale vivo (piante o parti di esse) in abbinamento con altri materiali inerti non cementizi quali il pietrame, la terra, il legname, l’acciaio in unione con stuoie in fibre vegetali o sintetiche. Viene utilizzata nei corsi d’acqua e sui versanti.

Inondazione

(Vedi alluvione)

IQM: (Indice di Qualità Morfologica)

Indice che esprime in sintesi la funzionalità fluviale del corso d'acqua da un punto di vista geomorfologico. Un valore più basso dell'indice segnala una maggiore artificializzazione del corso d'acqua.

J

 

K

 

L

Laminazione (delle piene)

Processo per la riduzione del livello massimo raggiunto (picco) di piena . La laminazione di una piena può avvenire attraverso l’immagazzinamento di parte del volume delle acque di piena e il suo successivo rilascio, oppure tramite il rallentamento generale dei deflussi in modo che l’acqua proveniente da diverse parti del bacino idrologico non arrivi nelle sezioni critiche tutta nello stesso momento, ma sfalsata nel tempo.
L’artificializzazione del territorio - sia essa dovuta alla canalizzazione dell’alveo o all’impermeabilizzazione dei suoli, o a entrambi questi fattori - induce l’accentuazione dei picchi di piena, a causa della riduzione dell’infiltrazione e della riduzione dei tempi di corrivazione.

LIFE

Strumento finanziario della Commissione Europea per sostenere i progetti di riqualificazione ambientale e naturale.

LIMECO (Livello di Inquinamento dai Macrodescrittori per lo stato ECOlogico)

Indice sintetico che integra alcuni elementi chimico-fisici considerati a sostegno delle comunità biologiche: ossigeno espresso come % di saturazione (scostamento rispetto al 100%), azoto ammoniacale, azoto nitrico e fosforo totale.
Esso valuta lo stato di qualità delle acque, assegnando un punteggio per ogni parametro analizzato ed ottenendo così un valore complessivo che viene rappresentato attraverso cinque diverse classi di qualità.
Ad un valore più alto dell’indice corrisponde una qualità migliore.

M

Meandri

Caratteristica longitudinale del fiume: susseguirsi di curvature o slarghi della linea di riva che si formano in funzione dell'erodibilità del substrato geologico, creando una alternanza di anse a volte pronunciate.

Morfologia

Scienza che studia la forma strutturale esterna e interna di elementi, organismi, corpi ecc.: (m. terrestre) studio del rilievo terrestre, della sua evoluzione, della sua struttura, delle sue forme, e in particolare delle cause che le generano e le modificano.

N

 

O

Opere fluviali o idrauliche

Opere finalizzate a contrastare i processi di esondazione della corrente o di erosione. Tra le più diffuse opere longitudinali parallele all'asse fluviale vi sono argini e difese spondali; tra le opere trasversali perpendicolari all'asse fluviale sono comprese briglie, soglie, traverse, dighe, pennelli, deflettori; tra le opere di fondo, plateazioni, rivestimenti.

P

Pericolosità

Probabilità che un fenomeno potenzialmente distruttivo (alluvione, frana, etc.) si verifichi in un dato periodo di tempo ed in una data area.

Piana alluvionale (pianura alluvionale)

Terreno che si è formato con i detriti depositati dei corsi d’acqua.

Piena

Rapido aumento della portata di un corso d’acqua, conseguente al verificarsi di una precipitazione consistente sul bacino idrografico, seguito da una graduale e più lenta diminuzione fino al ristabilirsi di condizioni simili a quelle preesistenti. L’aumento della portata comporta sempre anche un innalzamento dei livelli idrici, che possono divenire tali da non consentire il transito della corrente liquida entro l’alveo, provocando l’allagamento delle zone circostanti, anche oltre le arginature.

Portata

La quantità d'acqua che scorre in un corso d’acqua, cioè il volume d'acqua che passa attraverso una data sezione trasversale in una data unità di tempo (litri al secondo l/s).

Pozze o buche

Tratti dell’alveo con profondità maggiore rispetto alla media, con ridotta velocità di corrente e, spesso, con granulometria ridotta.

Processo di Partecipazione

Processo organizzato attraverso il quale si promuove una maggiore ed effettiva inclusione dei cittadini e delle loro organizzazioni nei processi decisionali di competenza delle istituzioni elettive. In Emilia-Romagna è disciplinato dalla L.R. 3/2010.

Q

 

R

Raschi

Tratti d'alveo il cui fondo si eleva, caratterizzati da un substrato più grossolano, da forti increspature e/o turbolenze, con velocità di corrente in genere superiore rispetto alla media.

Figura 6. Profilo longitudinale con buche e raschi. (png95.97 KB)

Figura 6. Profilo longitudinale con buche e raschi.

Restringimento in pietrame rinverdito

Restringimento dell' alveo realizzato mediante un manufatto con anima in gabbioni, ricoperto da uno strato di terra rinverdito. La fessura, aperta sino al fondo dell’alveo, permette il passaggio delle acque in magra nonché il trasporto di sedimenti verso valle. L'opera, in caso di piena, permette di invasare le acque nelle golene a monte.

Rete ecologica

Elementi che sono in grado di rappresentare e supportare la distribuzione della biodiversità.
Una rete ecologica è tipicamente costituita da quattro elementi principali:
• nodi: rappresentano tipi di habitat principali e ne assicurano la conservazione;
• corridoi e aree di sosta: permettono alle specie di migrare tra differenti nodi, riducendo così l'isolamento e migliorando la coesione dei sistemi naturali;
• zone tampone: proteggono la rete da influenze esterne potenzialmente negative;
• aree di riqualificazione ambientale: si aggiungono o ingrandiscono i nodi permettendo alla rete di raggiungere una dimensione ottimale.

Rete Natura 2000

Rete ecologica europea: è costituita dall’insieme dei SIC (siti di importanza comunitaria) e delle ZPS (zone di protezione speciale), nei quali sono presenti habitat di interesse comunitario e specie animali e vegetali di interesse comunitario. La rete ha come obiettivo principale quello di contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, dei tipi di habitat e di specie d'interesse comunitario individuati.

Reticolo idrografico

Il reticolo idrografico è l'insieme dei corsi d’acqua (fiumi, torrenti, ruscelli, rii) presenti sul territorio. Nella terminologia più propriamente tecnica il reticolo idrografico si definisce come l’insieme degli alvei attivi entro i quali scorre l'acqua di superficie.
Il reticolo idrografico si sviluppa secondo un’organizzazione in genere ad albero, più o meno complessa, che, procedendo verso monte presenta una struttura di biforcazione verso canali via via più piccoli.
Tale organizzazione si riflette nella suddivisione del reticolo idrografico nei seguenti sottoinsiemi:
• reticolo principale;
• reticolo secondario;
• reticolo minore e minuto;
• reticolo marginale.
Il reticolo minore/minuto svolge un’importante funzione, condizionando anch’esso il deflusso delle piene di riferimento e le residue aree alluvionali costituendo un importante fattore transitorio di invaso, il cui controllo contribuisce a non aggravare le condizioni di deflusso della piena nel reticolo immediatamente sottostante.

Riparia (zona)

Zona ripariale - di interfaccia tra la terra e un corso d’acqua.

Riqualificazione fluviale

Insieme integrato e sinergico di azioni e tecniche, di tipo anche molto diverso, volte a portare un corso d'acqua, con il territorio ad esso più strettamente connesso ("sistema fluviale"), in uno stato più naturale possibile, capace di espletare le sue caratteristiche funzioni ecosistemiche (geomorfologiche, fisico-chimiche e biologiche) e dotato di maggior valore ambientale, cercando di soddisfare nel contempo anche gli obiettivi socio-economici" (Centro Italiano Riqualificazione Fluviale- CIRF, 2006).

Rischio idraulico

Potenziali conseguenze negative per l’incolumità e la salute umane, il territorio, i beni, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche e sociali derivanti da un alluvione.
Viene calcolato come prodotto della probabilità che un evento alluvionale si verifichi (pericolosità) e del valore dei beni eventualmente colpiti, incluse la vite umane.
Si misura come danno, quindi, a seconda dell’elemento che si considera, in vite umane, migliaia di euro, anni per ripristinare quanto perduto ecc.

Rinaturalizzazione

Attività di riqualificazione ecologica di un sistema fluviale intesa come recupero e/o realizzazione di alcune caratteristiche dell'ambiente fiume (fascia perifluviale, pozze e raschi, meandri, elementi di ritenzione ecc.).

S

Scabrezza

Resistenza che l’acqua incontra scorrendo nell’ alveo o, in piena, nelle golene del fiume. Più l’alveo è liscio, minore è la scabrezza e maggiore la velocità della corrente. La presenza di vegetazione in alveo o in golena aumenta la scabrezza, riduce la velocità della corrente e aumenta il livello: al di fuori dei centri abitati ha quindi un effetto generalmente positivo perché “trattiene” l’acqua.

Scabrezza di fondo

Irregolarità del fondo dell’ alveo dovuta alla presenza di elementi di diversa grandezza e posti a diverse distanze, in grado di creare turbolenze delle vene d'acqua. Può essere indotta con opportuni interventi.

Figura 7. Schema progettuale di aumento di scabrezza mediante inserimento di tronchi e massi (png47.62 KB)

Figura 7. Schema progettuale di aumento di scabrezza mediante inserimento di tronchi e massi

Scale di risalita ( scale di rimonta, passaggi per pesci)

Manufatti realizzati secondo precisi accorgimenti al fine di permettere ai pesci presenti nel corso d’acqua lo spostamento da monte verso valle e soprattutto, da valle verso monte rispetto ad un’ opera di sbarramento. Nel manufatto vengono ricreate condizioni idrodinamiche compatibili con le capacità natatorie e di salto specifiche delle specie ittiche presenti.

Sedimenti

Materiale di diverse dimensioni, generalmente accumulato in alveo, prodotto dalla disgregazione naturale (meccanica o chimica) di rocce. La produzione di sedimenti a scala di bacino idrografico è definita come la quantità di materiale solido che viene trasferita (trasporto solido) dalle zone di erosione o frana (“sorgenti” di sedimenti) all’interno del bacino fino alla sua sezione di chiusura (considerando eventuali “rideposizioni” al suo interno).

Sezione (idraulica trasversale)

Superficie ottenuta tagliando l’ alveo con un piano immaginario perpendicolare alla direzione della corrente.

T

TAF (Technical application forms)

Modulo tecnico della domanda di richiesta, ”Format” del progetto LIFE RII trasmesso nel luglio 2011 alla Commissione Europea per l'approvazione. Costituisce parte integrante del contratto ("Grant Agreement LIFE11 ENV/IT/000243") sottoscritto da Regione Emilia-Romagna e Commissione Europea per la realizzazione del progetto.

Tempo di corrivazione

Tempo che le acque di precipitazione impiegano per raggiungere una determinata sezione idraulica, partendo dai punti più lontani del bacino imbrifero. Dipende dalla natura dei terreni, dalla geometria, dalla morfologia, dalla pendenza e dalla copertura vegetale.

Tempo di ritorno TR

Frequenza con la quale un evento alluvionale si può verificare. Consente di valutare il pericolo associato ad una piena perché rappresenta “quanto spesso” una alluvione di una certa intensità può avvenire.

Trasporto solido

Movimento dei sedimenti da monte verso valle. Un’interruzione del trasporto solido (per esempio con opere trasversali quali dighe o briglie) causa un deficit nel bilancio di sedimenti a valle (erosione del letto del fiume) fino al mare (erosione delle coste).

U

 

V

Vegetazione riparia

Formazioni arbustive ed arboree influenzate dalla presenza del corso d'acqua, caratterizzate dalla presenza di specie igrofile (salici, ontani, pioppi). Frammiste alle specie riparie possono spesso trovarsi specie mesofile delle formazioni vegetali circostanti, non riparie.

Vulnerabilità

Percentuale che esprime la quantità del valore perduto dagli elementi/beni che subiscono l’alluvione. In pratica dipende dalla capacità di resistere all’inondazione considerata.

W

 

X

 

Y

 

Z

Zoocenosi

(vedi Biocenosi)

 

Riferimenti

CIRF, 2006 - La riqualificazione fluviale in Italia. Linee guida, strumenti ed esperienze per gestire i corsi d'acqua e il territorio. A. Nardini, G. Sansoni (curatori) e coll., Mazzanti editore, Mestre. 832 pp.
Regione Emilia-Romagna, 2003 - Progetto LIFE ECONET. I canali di bonifica e i corsi d’acqua delle province di Modena e Bologna. Verso la creazione della rete ecologica di pianura. Relazione finale. 63 pp.
Regione Emilia-Romagna, 2007 - Linee guida per il recupero ambientale dei siti interessati dalle attività estrattive in ambito golenale di Po nel tratto che interessa le Province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia. 119 pp.
Regione Emilia-Romagna, 2009 - Disciplinare tecnico per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua naturali e artificiali e delle opere di difesa della costa nei siti della Rete Natura 2000 SIC e ZPS. 108 pp.
Regione Emilia-Romagna, CIRF, 2012 - Linee guida per la riqualificazione ambientale dei canali di bonifica in Emilia-Romagna. 165 pp.
Regione Emilia-Romagna, Regione Veneto, 1993 – Manuale tecnico di ingegneria naturalistica. 264 pp.
Regione Emilia-Romagna, Servizio Tecnico di bacino Romagna, 2011 - Monitoraggio Ambientale Interdisciplinare con Studi e Osservazioni Naturalistiche. Effetti di un progetto di laminazione delle piene sul fiume Montone a San Tomè - Forlì. 138 pp.

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ultima modifica 2018-12-20T15:29:05+01:00
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