LIFE RINASCE
Il Progetto LIFE RINASCE, approvato dalla CE nel luglio del 2014, si propone di realizzare a scopo dimostrativo la riqualificazione idraulico ambientale di alcuni canali di bonifica emiliani.
Promotore ne è il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale in collaborazione con il la Regione Emilia – Romagna. L’importo complessivo del progetto ammonta a circa € 2.000.000.
Il progetto LIFE RINASCE si pone l'obiettivo generale di dimostrare che i concetti chiave della Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE e della Direttiva Alluvioni 2007/60/CE, possono essere applicati anche sul reticolo idrico artificiale, diminuendo il rischio di inondazioni e migliorando contemporaneamente lo stato ecologico dei corsi d'acqua. In questo senso verranno sperimentate delle tipologie d’intervento per applicare tali concetti alla particolare situazione dei canali di bonifica.
Si deve tenere presente che la pianura emiliana è attraversata da una fitta rete di canali costruiti nel corso dei secoli dall’uomo per la bonifica idraulica: nel reticolo artificiale le acque scorrono non solo per gravità, ma anche grazie ad idrovore che permettono il drenaggio dei terreni posti al di sotto di alvei pensili. Eventuali malfunzionamenti di un sistema così spiccatamente artificiale possono causare danni catastrofici e diventa quindi fondamentale aumentare i livelli di sicurezza idraulica. Al tempo stesso la riqualificazione ecologica dei canali di bonifica è un’opportunità importante per la riconnessione della rete ecologica e il miglioramento della qualità dell’ambiente.
I canali scelti per gli interventi soffrono in misura simile di problematiche ambientali e idrauliche. Attualmente, infatti, si caratterizzano per un andamento rettilineo e sezione geometrica di forma trapezoidale; non sono presenti aree inondabili connesse ad essi e le portate in eccesso sono smaltite tramite impianto idrovoro. Inoltre, le golene, se esistenti, sono in concessione agli agricoltori per lo sfalcio delle erbe. La presenza di vegetazione acquatica e spondale è comunque controllata da operazioni di manutenzione periodica meccanizzata da parte del Consorzio. Un problema da non trascurare è che lo sviluppo degli insediamenti negli ultimi decenni ha incrementato ulteriormente le portate e messo in crisi l’efficienza delle reti consortili. Nel caso del Consorzio di bonifica dell’Emilia Centrale e delle aree in cui ricadono i canali considerati, studi idraulici recenti mettono in evidenza una situazione di rischio di esondazione elevato. A questo si aggiunge il problema degli scarichi di depuratori e scolmatori di piena che riversano nei canali grandi quantità di sostanze inquinanti, peggiorando la qualità dell’acqua.
Figura 1 Canale Alfiere (foto Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale)
Nel loro complesso, questi interventi prevedono la riqualificazione di circa 7 km di canali mediante la creazione di 3 ettari di golene naturalistiche allagabili lungo i canali (“spazio al fiume”), la forestazione di 2 km di sponde e la creazione di una cassa di espansione destinata a diventare una zona umida naturalistica per l’accumulo delle piene e la fitodepurazione delle acque, per un’estensione di circa 3 ettari.
Figura 2 Ampliamento sezione canale (disegno Massimo Milandri)
È quindi ora in atto una riflessione da parte degli Enti competenti sulle modalità di trasformazione di questo sistema artificiale, per valutare se una gestione delle acque basata maggiormente su criteri ecologici possa dare risultati migliori anche in termini di diminuzione del rischio idraulico, in virtù del fatto che ad oggi il problema delle alluvioni è ben lontano dall’essere risolto ed anzi in molti casi si è acuito e la frequenza e l’intensità delle inondazioni in Europa ed in Italia sono aumentate.
Il progetto si propone, inoltre, di mettere a punto e applicare nuove modalità di gestione “gentile” della vegetazione acquatica e riparia dei canali, confrontando diverse modalità di taglio in relazione agli effetti ecologici, idraulici ed economici (in termini di costi di manutenzione).
Il carattere sostanzialmente innovativo del progetto LIFE RINASCE è dato non solo dalle tipologie d’intervento ideate per risolvere problemi idraulici e ambientali, ma anche dall’intero percorso di progettazione, che vede interessati un gruppo tecnico di lavoro multidisciplinare e gli attori locali coinvolti attraverso un “Processo partecipato”.
Particolare attenzione verrà prestata alla possibilità di diffondere le tecniche testate con il progetto Life RINASCE, a tal fine si prevede l’organizzazione di incontri di formazione per tecnici e giornate dimostrative nei siti oggetto d’intervento.