Nuove strategie di gestione: on line lo studio di approfondimento
Viene messo a disposizione per la consultazione il report finale dello studio svolto dal Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna, riguardante il completamento delle attività, previste nell’ambito delle azioni del Progetto Life Rii, per l’individuazione di modalità economiche - giuridico - amministrative di indennizzo per l'utilizzo a fini idraulico - ambientali del territorio agricolo.
L’oggetto dell’incarico faceva riferimento al “Supporto all’individuazione di modalità di indennizzo per l'utilizzo del territorio agricolo adiacente ai rii individuati" (Rio Enzola e Rio Lavezza).
Più precisamente l’articolazione del lavoro prevedeva una stima dell’indennità prevista nel caso di servitù per alcune aree oggetto del progetto di ricerca, dopo l'analisi e l'individuazione da parte della Regione Emilia-Romagna.
Per consultare il report (1.05 MB)
Per approfondire l'argomento:
Il territorio italiano è soggetto sempre più di frequente ad eventi caratterizzati da abbondanti piogge concentrate in brevi periodi; questi fenomeni metereologici costituiscono quelle che possono essere definite anomalie di tipo climatico e descrivono un cambiamento in atto. Tali eventi, di natura calamitosa per la portata del danno e l’imprevedibilità, sottolineano la necessità di mettere in condizioni di sicurezza il territorio. Per prevenire il rischio idraulico possono essere attivate diverse misure di contenimento delle acque in eccesso, come la realizzazione di casse di espansione, o, in alternativa l’individuazione di bacini di laminazione.
Questa strategia – di tipo “tradizionale” - impone l’occupazione permanente di spazi per la realizzazione di manufatti, mentre nella parte destinata all’invaso, comporta una serie di limitazioni al diritto di proprietà e all’esercizio di impresa, nonché danni alle produzioni agricole presenti e future. Appare quindi più promettente e necessario sviluppare accordi con i proprietari delle aree agricole, affinché acconsentano ad accogliere temporaneamente le acque di piena sui loro terreni, così da diminuire gli effetti catastrofici sui centri densamente popolati.
L’ individuazione di modalità alternative di indennizzo per l'utilizzo a fini idraulico-ambientali del territorio agricolo è stata oggetto di uno studio specifico all’interno di LIFE RII.
A seguito di una serie di incontri nel territorio coinvolto, si è presentato un primo modello e si sono spiegati la formula per il calcolo dell’indennità per servitù nonché i parametri introdotti nel calcolo.
È emersa così la necessità di approfondire ulteriormente il lavoro fatto, analizzando anche le possibili applicazioni future considerando alcune porzioni caratteristiche del territorio interessato.
L'approfondimento, presentato al pubblico in occasione del Convegno finale di LIFE RII, si struttura in questo modo: la prima parte (estremamente sintetica) riprende i concetti fondamentali dell’estimo legale usati nello studio e cioè la servitù e le espropriazioni per pubblica utilità. In particolare, si delineano i criteri necessari per il calcolo dell’indennità spettante al soggetto proprietario, e ciò è stato possibile solo attraverso uno studio approfondito delle norme.
La seconda parte tratta delle servitù di allagamento e più precisamente viene spiegata la formula studiata per il calcolo dell’indennità relativa. Per fare questo si riprenderanno alcuni elementi legati agli interventi legislativi della Regione Veneto e della Regione Toscana. Si approfondisce il funzionamento della formula e si delinea il quadro di applicazione.
La terza parte è centrale nel report e riporta la stima dell’indennità per servitù di allagamento spettante ai proprietari di due appezzamenti coinvolti nella sperimentazione.
Inoltre, si esamina la possibilità di partecipare a bandi attuativi dei Piani di Sviluppo Rurale (PSR) Regionali individuando le Misure che possono aumentare l’appetibilità di accordi negoziali tra parti private e pubbliche per istituire servitù da parte degli agricoltori ovvero suggerimenti per favorirne la considerazione nelle linee di intervento.