Le Regioni italiane

Quali sono le Regioni coinvolte e qual è la loro esperienza sull'educazione alla cittadinanza globale

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La Regione Emilia-Romagna gestisce la programmazione e la concessione di contributi regionali per la promozione di politiche di pace, dei diritti umani e della cittadinanza globale, con particolare riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell'Onu (legge regionale n.12 del 2002). Nel periodo 2017-2021 sono stati finanziati 83 interventi (43 dell’associazionismo e 40 enti locali) che hanno coinvolto oltre 200.000 cittadine/i emiliano-romagnole/i. Particolare attenzione è stata data alle giovani generazioni per l’implementazione di interventi realizzati con le scuole di ogni ordine e grado e in ambiti dell’educazione non formale, coinvolgendo biblioteche, centri giovanili ed altri luoghi di aggregazione. I progetti condotti da molti anni hanno permesso di condividere con il territorio regionale politiche di sviluppo e di educazione alla cittadinanza globale. La Regione Emilia-Romagna in qualità di capofila ha inoltre realizzato il progetto Shaping fair cities, finanziato dal Programma Dear della Commissione europea. Grazie ad una partnership paneuropea multi-stakeholder, il progetto ha coinvolto attivamente decisori locali, funzionari pubblici, mondo accademico, organizzazioni della società civile e cittadini nella localizzazione degli SDGs. Ha inoltre partecipato al progetto Amitié dello stesso Programma europeo, che ha inteso, attraverso la sensibilizzazione dei cittadini, delle autorità locali, degli insegnanti, dei dipendenti pubblici e delle associazioni di migranti, promuovere la consapevolezza e la conoscenza di tutti i processi legati al fenomeno migratorio, al fine di permettere una comunicazione sociale più efficace sui temi del contrasto al pregiudizio e della promozione interculturale. 

Marchio della Regione Marche

La Regione Marche, settore Innovazione e cooperazione internazionale da 15 anni gestisce programmi e progetti nei Paesi in via di sviluppo sui temi della cooperazione allo sviluppo e della cittadinanza attiva, finanziati dal proprio bilancio regionale, dal ministero degli Affari esteri italiano e dalla Commissione europea (CE). Il Dipartimento ICGE si occupa di oltre 50 progetti in Africa, America Latina ed Europa in partenariato con amministrazioni locali, Regioni, ONG, Province e Comuni. Inoltre, dal 2018 la Regione Marche partecipa come capofila o partner di progetti cofinanziati dal Programma EuropeAid dell'Unione europea - Non State Actors and Local Authorities in Development. Gestire progetti europei ha permesso alla Regione di costruire una notevole esperienza nel campo dell'educazione alla cittadinanza globale e di essere uno degli enti locali europei più attivi in questo campo. Un contributo importante è inoltre rappresentato dalla recente approvazione della legge regionale n. 23/2020 sugli "Interventi per la promozione dell'educazione alla cittadinanza globale e alla cultura della sostenibilità", primo esempio in Italia di legge sull'educazione alla cittadinanza globale.

Dal 2008, la Regione Marche è stata coinvolta in 9 progetti comunitari in materia di ECG, tre come leader e sei come partner nel campo dell'educazione globale nel sistema educativo formale e non formale, finanziati dal programma Dear di EuropeAID, dal Parlamento Europeo, dal programma REC e dal partenariato strategico Erasmus+.

Marchio della Regione Lazio

Nella Regione Lazio, l’area Relazioni con le istituzioni europee ed internazionali per la cooperazione allo sviluppo, in collaborazione con l’organo politico, supporta le attività di coordinamento delle relazioni con il livello nazionale, europeo e internazionale per la promozione e l’attuazione delle azioni di cooperazione allo sviluppo sostenibile; cura le attività necessarie alla realizzazione di progetti di iniziativa regionale o in adesione ad iniziative di organismi nazionali e regionali in materia; promuove il collegamento tra i diversi attori della cooperazione a livello nazionale e internazionale e, in particolare, con le amministrazioni dei Paesi destinatari degli interventi.

In attuazione della legge regionale n.12/2019 “Interventi regionali per la cooperazione internazionale allo sviluppo sostenibile, la promozione di una cultura di pace e la diffusione dei diritti umani”, la Regione ha focalizzato la propria azione recente su interventi di emergenza umanitaria e prima accoglienza e in tema di educazione alla cittadinanza globale  in sinergia con altre Regioni italiane.

Principali iniziative adottate nel 2022:

  • finanziamento di 200.000 euro per un progetto congiunto con le Regioni Emilia-Romagna e Puglia e realizzato dall'OMS, di valore complessivo di 550.00 euro a favore di più di 7.000 beneficiari, per dare sostegno a ospedali situati in aree scarsamente assistite dell’Afghanistan.
  •  azioni integrate di politica attiva per ampliare le opportunità di inclusione sociale e combattere la povertà rivolti alle categorie più fragili, con percorsi di inclusione di carattere alloggiativo, linguistico, lavorativo e scolastico a favore di migranti afghani nell’ambito dell’Avviso pubblico “POR Lazio FSE 2014-2020 - "Realizzazione di interventi e reti per l'inclusione sociale dei migranti afghani sul territorio della Regione Lazio". 
  • bando diritto allo studio per aiutare gli studenti con minori possibilità economiche a sostenere i costi della propria istruzione universitaria attraverso borse di studio, posti alloggio, ristorazione universitaria, contributi per la mobilità internazionale e premi di laurea. Nel 2022 sono stati erogati più di 3 milioni di euro a favore di studentesse e studenti provenienti da più di 70 Paesi.

Marchio della Regione Liguria

A partire dal 2018, la Regione Liguria ha dato il via, assieme alle istituzioni locali e ai portatori di interesse, alle attività necessarie alla stesura della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile al fine di declinare su scala territoriale gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite. Il documento è stato approvato il 29 gennaio 2021, identificando quali aree di azione prioritaria Persone, Pianeta, Prosperità e in forma più limitata Pace.

In riferimento al tema della cooperazione allo sviluppo, la Regione si è dotata della legge n. 28 del 20 agosto 1998 “Interventi per la cooperazione allo sviluppo, la solidarietà internazionale e la pace”, successivamente integrata. L’adozione della legge è resa necessaria dal raggiungimento degli obiettivi di promozione della cultura della pace, della democrazia e dei diritti umani per sviluppare i rapporti tra i popoli.

La Regione Liguria, che ha la propria sede nel capoluogo genovese, ha istituito nel 1989 l’Ufficio di Roma che cura l’attività istruttoria dei provvedimenti discussi durante le Conferenze delle Regioni, Stato-Regioni e Unificata e ospita in sede incontri politici, tecnici interregionali e iniziative che gli enti locali intendono svolgere a Roma. Inoltre, ha un proprio ufficio a Bruxelles che consente di rappresentare gli interessi regionali presso le sedi comunitarie. L’Ufficio prevede attività di monitoraggio, con particolare riferimento ai bandi promossi dalla Commissione europea che riguardano i fondi a gestione diretta, attività di promozione e collaborazione, europrogettazione, partecipazione alle reti europee.

logo_r_piemonte.pngLa Regione Piemonte è impegnata nella Cooperazione internazionale allo sviluppo fin dal 1995, promuovendo e realizzando interventi principalmente nell’area dell’Africa sub-sahariana e nella regione dei Balcani. Tale attività è coordinata con le strategie definite a livello internazionale, comunitario e nazionale e più recentemente con gli obiettivi dell’Agenda 2030 individuati dalle Nazioni unite.

Si tratta di attività svolte in collaborazione con un’ampia rete di partner che mirano a promuovere lo sviluppo locale sostenibile nelle realtà territoriali partner, migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali, facilitare le relazioni tra le comunità partner, piemontesi e africane e migliorare la reciproca percezione, rafforzare un sistema di cooperazione internazionale piemontese. 

Gli attori piemontesi sono da tempo impegnati anche in iniziative di educazione alla cittadinanza globale, portate avanti sia al di fuori dell’ambito scolastico che nel contesto dell’educazione formale. Inoltre a partire dal 2009, la Regione Piemonte ha partecipato a progetti europei per ampliare e strutturare le attività di ECG. Tra i più significativi:

  • REDDSO , realizzato in continuità con il precedente progetto europeo Des Alpes au Sahel, ha permesso di realizzare  percorsi di formazione per insegnanti e operatori/trici e di sperimentare un modello di valutazione di efficacia;
  • ACTECIM  che ha consentito di sviluppare una ricerca su metodologie pedagogiche di valutazione e competenze su ECG , di progettare un modulo di formazione per insegnanti e formatori  e di sperimentare modulo formativo attraverso attività didattiche nelle classi piemontesi;
  • MINDCHANGERS,  tutt’ora in corso, in partenariato con altre 6 regione europee e finalizzato al rafforzamento delle strategie delle Autorità locali e delle Organizzazioni della società civile per raggiungere e coinvolgere i giovani sui temi dello sviluppo sostenibile e della cooperazione internazionale, ed in particolare sulle aree di interesse del cambiamento climatico e della migrazione (https://www.mindchangers.eu).

Inoltre, la Regione Piemonte è anche impegnata come capofila nel progetto Regione 4.7 , finanziato dall'AICS nell'ambito dello stesso bando del progetto R-EDUC. 

La normativa di riferimento regionale è la legge regionale n.67/95  “Interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace per la cooperazione e la solidarietà internazionale”, che mira a favorire il radicamento nella comunità piemontese della cultura di pace e dei suoi presupposti quali le libertà democratiche, i diritti umani, la non violenza, la solidarietà, la cooperazione internazionale e l’educazione allo sviluppo sostenibile.

logo_r_sardegna.pngNell’ambito della Regione autonoma della Sardegna operano tre direzioni generali che costituiscono il nucleo centrale del gruppo di lavoro impegnato nella gestione dei progetti sull’educazione alla cittadinanza globale, come da deliberazione della Giunta regionale n° 6/6 del 25 febbraio 2022:
- DG Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale: si occupa in particolar modo delle politiche attive del lavoro, della formazione professionale, della cooperazione, di emigrazione e immigrazione e di servizio civile. Negli ultimi anni ha implementato il proprio impegno rispetto alla gestione di progetti comunitari in materia di orientamento, inclusione socio-lavorativa, promozione dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile anche come veicoli di maggiore occupabilità ed occupazione;
- DG Difesa ambiente: oltre alle attività di salvaguardia generale del territorio, ha il compito precipuo di definire ed attuare le strategie e gli strumenti per la promozione e la diffusione dei principi e dei criteri di sostenibilità ambientale; in particolare, è responsabile della Strategia regionale di sviluppo sostenibile - Sardegna 2030 (SRSvS) in coerenza con la Strategia nazionale e con l’Agenda 2030 dell’ONU, anche
attraverso la Rete INFEAS (Informazione e formazione per l’ambiente e la sostenibilità) e l’integrazione con l’educazione alla cittadinanza globale;
- DG Pubblica istruzione: è responsabile della programmazione scolastica e delle politiche per l’istruzione dell’obbligo e superiore, dell’innovazione didattica e del rispetto del diritto allo studio e si impegna alla definizione di politiche e strumenti volti a favorire il rafforzamento delle competenza curriculari e lo sviluppo di abilità ed esperienze interdisciplinari e trasversali anche di tipo extracurriculari degli studenti,
sostiene infine l'approccio di una scuola attrattiva, coinvolgente, aperta, capace di prevenire e contrastare fenomeni di abbandono scolastico ed esclusione sociale.

logo_r_calabria.pngL’ufficio Cooperazione territoriale europea e sede di Bruxelles della Regione Calabria è responsabile della gestione delle politiche europee, tra cui quelle inerenti al processo di adesione all’Unione europea, la cooperazione territoriale, la politica di coesione, le politiche di ricerca e innovazione, le politiche dell'informazione e della comunicazione e le politiche di sviluppo regionale. A tal fine fornisce supporto e consulenza tecnica a tutte le strutture regionali competenti in materia di relazioni europee ed esprime un ruolo importante nella partecipazione della Regione Calabria agli appositi programmi finanziati dall’Unione europea. 

Nel corso degli anni, l’ufficio ha accumulato una notevole esperienza nell’ambito dell’integrazione europea e delle politiche comunitarie, concentrandosi soprattutto su tematiche quali lo sviluppo economico, sociale e territoriale; l’accesso dei finanziamenti europei; l’implementazione del programma di cooperazione italo-calabrese; la promozione delle politiche della UE; e la diffusione dell’informazione europea. 

L'ufficio esercita anche un ruolo importante nella partecipazione della Regione Calabria ad iniziative amministrative europee, tra cui la promozione di progetti transfrontalieri di cooperazione e scambio culturale con regioni limitrofe della UE, nonché nel campo della formazione. L’ufficio, infine, assicura una presenza regolare e costante a Bruxelles, curando le relazioni con le istituzioni e gli organismi dell'Unione europea.

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ultima modifica 2023-07-27T15:01:54+01:00
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