Azioni
Buona parte delle azioni previste coinvolgono un tipo di agricoltura intensiva rappresentativa dell'Emilia-Romagna, riproducibile e condivisibile anche in altri territori dell'Unione Europea.
- Raccolta dei dati tecnici necessari per stimare la produzione di GHG nei sistemi agricoli dell'Emilia-Romagna (dati già disponibili dei partner e dati raccolti all'interno del progetto in aziende rappresentative del sistema produttivo regionale).
- Loro organizzazione in un Database di riferimento del progetto (disponibile sia per gli enti pubblici che si occupano di studio e monitoraggio dell’impatto ambientale sia per i soggetti privati che intendono sviluppare analisi LCA sui propri cicli produttivi riferiti al territorio regionale o a circoscrizioni con caratteristiche simili).
- Impostazione di una metodologia Life Cycle Assessment (LCA) per il calcolo dell'impronta del carbonio (dalla culla al cancello dell’azienda agricola) che sia attagliata ai principali sistemi agricoli e relativi prodotti della Regione Emilia Romagna.
- Calcolo dei dati di emissione dei gas effetto serra (GHG) e la relativa impronta del carbonio per i diversi sistemi produttivi dell'agricoltura della regione Emilia Romagna e per i diversi livelli di attenzione ambientale (per i vegetali si agirà arricchendo di fatto il disciplinare produzione integrata, mentre per gli allevamenti si lavorerà su diversi livelli di accuratezza nella gestione dell’alimentazione e delle deiezioni).
- Individuazione di Buone Pratiche riferite alla riduzione dei GHG. Le buone pratiche terranno conto e valorizzeranno l’esperienza già consolidata dei disciplinari di produzione integrata e i risultati di altri progetti sia in campo vegetale che zootecnico, nonché di altri progetti LIFE.
- Valutazione delle Buone Pratiche derivanti dalle attività condotte presso le aziende dimostrative, inclusa la valutazione economica delle Buone Pratiche proposte.
- Valutazione economica delle Buone Pratiche proposte, per misurare oneri e benefici sulla gestione aziendale, soprattutto in previsione della loro introduzione negli interventi di programmazione regionale e della applicazione nelle relazioni di filiera.
- Divulgazione e promozione delle buone pratiche sviluppate per ridurre le emissioni di GHG agli agricoltori, ai tecnici del settore, agli studenti delle scuole tecniche e delle università, ma anche ai cittadini consumatori.