Dal Noord Brabant esempi virtuosi per stimolare con successo l’innovazione nella filiera agroalimentare

La site visit in Noord Brabant del progetto String si è svolta dal 4 all'8 giugno 2018.

Dal 4 all’8 giugno si è svolta la site visit in Noord Brabant nell’ambito del progetto String. La Provincia olandese, capofila del progetto String, è uno dei maggiori esportatori di prodotti agroalimentari nel mondo.

Le prime due giornate di visita sono state dedicate a visite sul campo ad aziende, realtà produttive e poli tecnologici di eccellenza del settore agroalimentare. A queste giornate hanno partecipato anche rappresentanti del settore agroalimentare del nostro territorio regionale, allo scopo di creare uno scambio di buone pratiche.

Cosa abbiamo visitato

Food Tech Brainport, un laboratorio che mette a disposizione delle aziende agroalimentari consulenza specialistica e tecnologia per favorire l’innovazione di prodotto o di processo.

Philips Growwise, una struttura di ricerca di 234 mq dove la Philips sperimenta l’agricoltura urbana. L'obiettivo è quello di individuaree un metodo di coltivazione degli ortaggi a livello urbano che sia più conveniente e sostenibile. In quest’area differenti tipi di colture orticole sono testate in condizioni diverse di illuminazione a led per verificare quale tipo di luce sia più adatta a ogni tipologia di ortaggio. Le diverse combinazioni di luce sono in grado di favorire una maggior resa di prodotto, piante più forti ma anche incidere sul gusto e sul contenuto di sostanze nutritive e vitamine delle piante.

Si tratta di un metodo di coltivazione che integra e ottimizza diversi fattori: illuminazione, climatizzazione, controllo software, sensori e logistica. La struttura ha otto zone separate a clima controllato equipaggiate con 4 sistemi multilivello e una zona di germinazione. Le zone non ricevono illuminazione solare e le piante crescono su substrati come la lana di roccia. Ciascun livello è sormontato da lampade Philips a led di colore diverso (blu, rosso, bianco e loro combinazioni) per trovare la migliore illuminazione per ciascun tipo di coltura. Un sistema computerizzato permette di controllare le condizioni di temperatura e umidità.

Jacob Van den Borne, un coltivatore di patate ai confini con il Belgio che da una decina d’anni applica e sperimenta l’agricoltura di precisione su circa 450 ha di terreno. Per Jacob l’agricoltura di precisione esisteva in un certo senso già all’epoca di suo padre, che tutti i giorni per 10 anni consecutivi riportava in un piccolo quadernino cosa aveva fatto e cosa aveva visto e ottenuto. Senza quei quadernini Jacob non avrebbe potuto ottenere i risultati che ha oggi. Grazie alla sua determinazione e all’affiancamento di esperti in tecnologia e del settore della ricerca è riuscito ad aumentare la produttività dei suoi terreni riducendo al minimo gli sprechi e controllando le variabili attraverso la raccolta di una serie di dati relativi alla morfologia del terreno, al clima, alla semina, alla concimazione, utilizzando sensori e droni.

I dati raccolti grazie a software particolari sono visualizzati su una mappa del terreno, proprio perché l’informazione è stata raccolta in modo georeferenziato. Alcuni di questi programmi consentono di sovrapporre mappe con differenti informazioni riferite alla stessa area, facilitando la comprensione delle relazioni esistenti tra i diversi parametri rilevati, al fine di individuare una strategia di coltura per ottenere raccolti più abbondanti.

De Kruidenaar, un’azienda all’avanguardia che ha una coltura idroponica di basilico e menta. La coltura idroponica avviene fuori dal terreno, in quanto l’apparato radicale della pianta è immerso direttamente in una soluzione acquosa nutritiva. De Kruidenaar coltiva in serre di ultima generazione, con sistemi altamente automatizzati ed efficienti per la gestione del clima nelle serre e della soluzione nutritiva. Questo tipo di coltura consente un uso efficiente dei concimi e una riduzione degli sprechi e delle perdite di acqua e di nutrienti, con un conseguente minor impatto ambientale. Inoltre vi è un maggior controllo delle condizioni di salute della pianta che, essendo fuori suolo, non è soggetta a tante malattie e agli attacchi dei parassiti normalmente presenti nel terreno. In Olanda la gran parte della coltivazione in serra è attuata con sistemi fuori suolo.

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ultima modifica 2018-06-25T17:26:00+02:00
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