L'impatto sociale del sistema regionale dei ritiri di mercato attraverso la piattaforma S.I.R.

Evento di disseminazione del progetto Lowinfood a Bologna il 17 febbraio 2025 e presentazione di una ricerca di Unibo

Pochi giorni prima della fine del progetto europeo Lowinfood, alcuni dei suoi protagonisti hanno discusso risultati e prospettive nell’evento “Il valore dell’impatto sociale del sistema regionale dei ritiri di mercato nel settore ortofrutticolo” di lunedì 17 febbraio 2025 a Bologna. Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea con il programma Horizon 2020, ha come obiettivo la misura dell’impatto economico, ambientale e sociale di sette innovazioni per prevenire e/o ridurre lo spreco alimentare in 4 filiere, tra cui quella ortofrutticola.

La Regione Emilia-Romagna, partner di Lowinfood, ha replicato insieme all’Università di Bologna le potenzialità della propria innovazione in Romania: il Sistema Informativo per i Ritiri (S.I.R.) consente da 12 anni di gestire in modo efficiente la procedura di ritiro dal mercato di prodotti ortofrutticoli di OP e AOP e destinati alla distribuzione gratuita agli indigenti.

Prima parte - Presentazioni

Dopo i saluti istituzionali del Direttore V. Mazzotti, la coordinatrice C. Cicatiello (Unituscia) ha ripercorso le fasi del progetto Lowinfood, i buoni risultati e le difficoltà incontrate; successivamente G. De Martino ha illustrato sia il funzionamento dei ritiri ortofrutticoli con i rimborsi previsti dall’UE, sia i numeri della Regione che dal 2012 ha distribuito gratuitamente 163.000 tonnellate di prodotti.

Poi è stata la volta di Unibo con F. Tonegatti, che ha presentato la ricerca appena pubblicata sulla quantificazione dell'impatto sociale della piattaforma S.I.R.: attraverso un approccio partecipativo che ha coinvolto i diversi attori, si è calcolato l’impatto sociale del sistema virtuoso con il Social Return On Investment – SROI. Emerge il ruolo delle amministrazioni pubbliche come facilitatori del recupero alimentare, supportando il Terzo settore per raggiungere persone a rischio di povertà alimentare e spesso in condizioni di disagio sociale.

Gli ultimi tre interventi hanno ricordato come la Regione lavori su più fronti per migliorare la prevenzione degli sprechi alimentari. P. Bissi ha illustrato il sostegno pubblico ai mercati ortofrutticoli per il progetto di logistica solidale: grazie alle competenze e ai gli spazi messi a disposizione dai mercati, i volumi di prodotti distribuiti agli indigenti sono ulteriormente aumentati con una diminuzione dei costi di trasporto.

A. Lauriola ha inquadrato il tema del recupero delle eccedenze alimentari da un punto di vista sanitario, evidenziando gli aspetti di sicurezza alimentare con le linee guida per operatori e organizzazioni riceventi.

M. Bottazzi, infine, ha presentato i bandi regionali per il recupero e la redistribuzione delle eccedenze destinati agli empori solidali, alle mense e ad altri progetti territoriali.

Seconda parte – Tavola rotonda

Evento170225_Bonaccini3.jpegDurante la tavola rotonda della seconda parte, moderata dalla giornalista S. Vitali, sono stati interpellati principali attori del processo.

Nell’intervento di apertura l’eurodeputato S. Bonaccini, membro della Commissione Agricoltura dell’UE, ha sottolineato l’attenzione sul valore del cibo ed elogiato il ruolo delle organizzazioni di produttori, che sono un’eccellenza regionale. Il contributo di progetti come Lowinfood, darà una spinta ai lavori della Commissione per nuova legislatura.

L. Martini e M. Tamanti, rappresentanti di AOP regionali, hanno apprezzato il duplice valore dei ritiri che coniuga il sostegno al reddito dei produttori con una destinazione virtuosa di utilizzo, sottolineando lo spirito di cooperazione e auspicando nuove risorse nei programmi operativi per questa misura.

tavola rotonda, ph. Dell'AquilaG. Magagnoli, direttrice del CAL di Parma, ha illustrato le prospettive di miglioramento della logistica solidale per raggiungere in modo più capillare anche i centri più piccoli; il prof. L. Falasconi di Unibo che ha coordinato la ricerca e M. Prosperini per Caritas Bologna, hanno sottolineato la relazione che si crea attraverso il cibo con i riceventi e il ruolo del volontario. Sarà necessaria a breve una riflessione su questa figura centrale e sulla sostenibilità del sistema, vista l’età media molto avanzata della maggior parte di essi.

Nell’intervento di chiusura, l’Assessore A. Mammi ha ricordato come il progetto Lowinfood rispecchia bene i valori fondamentali della regione e l’attenzione sempre rivolta alla qualità dei prodotti e alla sostenibilità economica, ambientale e sociale dei processi.

La crescente richiesta di aiuto alimentare viene supportata con strumenti come la distribuzione delle eccedenze ortofrutticole, ma deve essere affrontata con adeguate misure di sostegno da parte della Regione.

Scarica le presentazioni:

Guarda la registrazione dell'evento

Conclusione A. Mammi, ph Dell'Aquila

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ultima modifica 2025-02-27T16:43:42+01:00
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