Dalle Valli di Comacchio al Mar dei Sargassi: liberate 150 anguille “taggate”

L’operazione di rilascio delle anguille fa parte delle azioni prioritarie di Lifeel per il ripristino della biodiversità acquatica e dello stock di Anguilla anguilla, specie a grave rischio di estinzione

Pescate, misurate, taggate e liberate: nella mattinata di martedì 29 novembre 2022, 150 anguille sono state rilasciate nelle Valli di Comacchio da ricercatori dell'Università di Ferrara e da tecnici del Parco del Delta del Po, ed hanno preso la via del mare per ritornare là dove sono nate.

Il Mar dei Sargassi, fra le isole Bermuda e le Antille, rappresenta infatti il luogo privilegiato di nascita della specie Anguilla anguilla;  da quella zona gli esemplari intraprendono un lungo viaggio di migliaia di chilometri per arrivare nelle placide acque delle valli interne e continuare la loro maturazione. Anni dopo, raggiunta la maturità sessuale, con la loro livrea nera e argentea, durante fredde e turbolente nottate d’autunno escono dalle valli e riprendono la via del mare per andare a riprodursi nel mar dei Sargassi dove sono nate.

Marcare le anguille prossime al viaggio rientra fra le azioni previste nel progetto Lifeel, volto a salvaguardare e a ripristinare lo stock di Anguilla europea, una specie inserita  nella lista rossa della IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) nella categoria “Pericolo Critico”.
Gli studi sulla specie confermano per le anguille delle Valli di Comacchio hanno la più alta percentuale riproduttiva a livello nazionale ed europeo e la loro liberazione, per favorirne la riproduzione, rientra dunque fra le azioni di tutela e di salvaguardia.

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ultima modifica 2022-12-01T13:26:41+01:00
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