Convegno “Stato di avanzamento del progetto LIFE RINASCE ed esperienze di riqualificazione fluviale”

Giunto a metà del suo percorso, il Progetto LIFE RINASCE ha organizzato il suo Convegno Intermedio, svoltosi il 6 dicembre 2016 presso la sede del Consorzio di Bonifica a Reggio Emilia.

L'evento si è articolato in due sessioni tematiche, coordinate da Domenico Turazza, Direttore Generale del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale.

In apertura dei lavori sono intervenuti Monica Guida, Responsabile del Servizio Difesa del suolo, che ha portato i saluti della Regione Emilia-Romagna, il Sindaco di Gualtieri, il vicesindaco di Novi di Modena e l'assessore all'ambiente di Carpi, in rappresentanza delle amministrazioni comunali coinvolte nel progetto.

La prima sessione ha dato ampio spazio al progetto e ai risultati conseguiti finora.

Il contesto della rete di bonifica, con le sue criticità e complessità, è stato illustrato da Paola Zanetti, Dirigente Area Ambiente e Gestione Reti idrauliche del Consorzio.

Gli interventi tecnici sono quindi proseguiti con le relazioni sullo stato di avanzamento del progetto "LIFE RINASCE” a cura di Aronne Ruffini, Project Manager del progetto, che ha descritto l'approccio progettuale seguito, e di Marco Monaci, che ha ampiamente illustrato ai presenti i lavori fin qui svolti.

La parola è quindi passata a Daniele Galli, Docente presso l’Istituto Zanelli di Reggio Emilia, che con una dettagliata relazione sulle tecniche di monitoraggio adottate ha elencato i primi risultati ottenuti.

La prima parte dei lavori si è conclusa con il contributo di Alfredo Caggianelli, del Servizio Difesa del Suolo della Regione, che ha illustrato ai presenti le attività di comunicazione e partecipazione svolte a cura della Regione in qualità di beneficiario associato del progetto.

La seconda sessione è stata dedicata ad alcune esperienze di riqualificazione fluviale, sia a scala nazionale che europea.

Outi Wahlroos, del Dipartimento di Scienze Forestali dell'Università di Helsinki, ha illustrato il Progetto LIFE Urban Oases. Tale progetto vuole dimostrare come paesaggi costruiti e progettati in modo innovativo siano in grado di ripristinare e/o introdurre ambienti acquatici in contesti urbani, incrementando la sicurezza idraulica e garantendo i servizi ecosistemici.

La parola è quindi passata a Ileana Schipani, Sindaco del Comune di Scontrone (AQ), che ha parlato della riqualificazione del Fiume Sangro.

La storia recente del fiume Sangro costituisce un esempio emblematico di cattiva gestione dei fiumi e del territorio.

Nel 1981 si diede inizio ad un costoso progetto di canalizzazione del tratto compreso tra Villa Scontrone e Castel di Sangro, allo scopo di tutelare i territori circostanti dalle esondazioni del fiume.

Un intervento realizzato in totale assenza di una appropriata valutazione del rapporto tra costi e benefici che determinò la violenta trasformazione di alcuni chilometri di un corso d’acqua ad elevata naturalità in uno stretto condotto di cemento.

Le amministrazioni comunali di Scontrone e Castel di Sangro – in collaborazione con il Servizio del Genio Civile della Regione Abruzzo – hanno avviato un esteso progetto di riqualificazione che punta al ripristino di un assetto fluviale più naturale, coerente con le recenti ed attuali condizioni al contorno del corso d’acqua.

Gli interventi programmati rispondono alla logica dell’integrazione tra gli obiettivi di riduzione del rischio idraulico e da dinamica morfologica con quelli di miglioramento della qualità ecologica, restituendo spazio al fiume, consentendogli di divagare all’interno della sua piana e di ristabilire un migliore equilibrio geomorfologico nel tratto interessato.

In tal senso si sta procedendo alla dismissione delle opere esistenti di canalizzazione e alla demolizione delle difese spondali in tutti i tratti in cui tali strutture, in gran parte già dissestate, hanno perduto qualsiasi funzionalità idraulica.

I lavori si sono conclusi con il contributo di Gianbattista Bischetti, Professore di Idraulica Agraria e Sistemazioni Idraulico-Forestali presso Università degli Studi di Milano, che ha illustrato alcune esperienze di riqualificazione ambientale dei corsi d'acqua d'interesse rurale in Lombardia.

L'evento ha avuto un buon successo, con un pubblico composto da agronomi, geologi, tecnici di Enti pubblici e studenti universitari, per un totale di oltre 100 partecipanti.

Presentazioni