Analisi preliminare delle precipitazioni del 4 – 7 giugno 2018
Nel periodo ricompreso tra lunedì 4 giugno e venerdì 8 giugno 2018 l’area pedecollinare reggiana è stata oggetto di alcune precipitazioni intense e localizzate che hanno dato luogo ad esondazioni lungo i rii.
Il presente rapporto preliminare intende fornire una prima analisi dei dati disponibili utili a valutarne l’effettiva intensità ed individuare le concause che hanno favorito gli allagamenti osservati sul campo.
L’analisi si è basata sui dati raccolti in quattro pluviometri della rete regionale ubicati rispettivamente a Quattro Castella, Cavriago, Reggio Emilia e Scandiano, oltre che sulle mappe di precipitazione giornaliera elaborate da ARPAE a scala regionale, utili ad inquadrare i fenomeni in un contesto più ampio.
Precipitazioni cumulate a scala giornaliera
Un primo dato indicativo è fornito dal confronto delle precipitazioni giornaliere osservate nei quattro pluviometri, ed il cui andamento è riportato in figura 1.
Figura 1 – Andamento delle precipitazioni giornaliere osservate nella pedecollina reggiana tra il 28 maggio e il 10 giugno 2018 (dati ARPAE).
Il grafico evidenzia i picchi corrispondenti al 4 giugno, al 6 giugno ed al 7 giugno, con alcune differenze significative nella distribuzione areale: ad esempio l’evento del 4 giugno è stato limitato alla porzione centro-occidentale dell’area indagata, non avendo piovuto a Scandiano, mentre nel caso del 6-7 giugno le precipitazioni si sono distribuite su tutta l’area in tempi diversi.
I valori di precipitazione giornaliera sono riportati in tabella 1.
Tabella 1 – Valori delle precipitazioni cumulate giornaliere nell’area della pedecollina reggiana tra il 28 maggio e il 10 giugno 2018 (dati ARPAE).
Data |
Precipitazioni (mm/giorno) |
|||
Quattro Castella |
Cavriago |
Reggio Emilia urbana |
Ca' de Caroli (Scandiano) |
|
28/05/2018 |
6 |
14,6 |
2,4 |
4,2 |
29/05/2018 |
1 |
1,6 |
0 |
0,2 |
30/05/2018 |
2,8 |
2,8 |
2,4 |
3,2 |
31/05/2018 |
3,2 |
1,2 |
6,4 |
16 |
01/06/2018 |
0 |
0 |
0 |
0 |
02/06/2018 |
0 |
0 |
0 |
0 |
03/06/2018 |
0 |
0 |
0 |
0 |
04/06/2018 |
29 |
15 |
33,2 |
0,2 |
05/06/2018 |
0 |
0 |
0,2 |
0 |
06/06/2018 |
15 |
59,2 |
7,8 |
2 |
07/06/2018 |
40 |
28 |
39,6 |
18,6 |
08/06/2018 |
4 |
5 |
4,8 |
4 |
09/06/2018 |
0 |
0 |
0 |
0 |
10/06/2018 |
0 |
0 |
0 |
0 |
L’evento del 4 giugno 2018
A scala regionale, le precipitazioni cumulate giornaliere hanno seguito la distribuzione illustrata in figura 2.
Figura 2 – Mappa delle precipitazioni giornaliere a scala regionale del 4 giugno 2018 (dati ARPAE).
Dalla figura emerge l’area più scura e di forma allungata, ubicata tra la collina ed il capoluogo, in cui le precipitazioni giornaliere hanno superato i 30 mm totali.
Un’analisi più dettagliata è resa possibile dalla disponibilità di dati di precipitazione cumulata ogni 15 minuti, che consente di caratterizzare con elevato grado di precisione l’andamento temporale delle precipitazioni.
I dati registrati nelle quattro stazioni della rete ARPAE sono illustrati in figura 3.
Figura 3 –Precipitazioni cumulate a frequenza 15 minuti del 4 giugno 2018 (dati ARPAE).
I picchi di precipitazione si sono verificati nel primo pomeriggio, e si sono concentrati soprattutto tra Quattro Castella e Reggio Emilia, con valori di picco rispettivamente di 27.2 mm/45 minuti a Quattro Castella, 12.8 mm/1 h e 45 minuti a Cavriago e 31.8 mm/30 minuti a Regio Emilia.
Come già accennato, a Scandiano non si sono registrate precipitazioni significative.
Il grafico evidenzia inoltre il progressivo spostamento della precipitazione: mentre a Quattro Castella le precipitazioni si sono registrate a partire dalle 13:00 circa, a Reggio ha incominciato a piovere attorno alle ore 14:00.
In prima approssimazione, considerando la distanza in linea d’aria di circa 14 Km tra i due centri, la perturbazione si è spostata alla velocità di circa 11 Km/h.
Queste piogge hanno provocato un modesto allagamento in corrispondenza della nuova golena presso il campo sportivo di Albinea (figura 4) ed hanno movimentato alcuni massi della rampa di risalita realizzata sulla briglia presso il Parco “Fola”.
Figura 4 –I modesti allagamenti del 4 giugno 2018 presso il campo sportivo di Albinea (RE).
Nell’insieme i lavori realizzati hanno però retto l’impatto dell’evento contribuendo a mantenere in sicurezza l’abitato.
L’evento del 7 giugno 2018
A scala regionale, le precipitazioni cumulate giornaliere hanno seguito la distribuzione illustrata in figura 5.
Figura 5 – Mappa delle precipitazioni giornaliere a scala regionale del 7 giugno 2018 (dati ARPAE).
In questo caso le precipitazioni sono state registrate su aree più vaste, comprendendo la porzione occidentale e centrale del territorio emiliano fino a Bologna, e con valori cumulati maggiori, soprattutto nelle province di Reggio Emilia e Modena.
Anche in questo caso un’analisi più dettagliata è resa possibile dalla disponibilità di dati di precipitazione cumulata ogni 15 minuti.
I dati registrati nelle quattro stazioni della rete ARPAE sono illustrati in figura 6.
Figura 6 –Precipitazioni cumulate a frequenza 15 minuti del 7 giugno 2018 (dati ARPAE).
In questo caso le prime precipitazioni si sono registrate già a partire dal tardo pomeriggio, per poi registrare un evento intenso localizzato nella tarda serata.
Questo secondo evento ha registrato rispettivamente picchi di 33.8 mm/45 minuti a Quattro Castella, di 17.2mm/30 minuti a Cavriago, di 19.2 mm/1 ora a Reggio Emilia, mentre ancora una volta il pluviometro di Scandiano ha registrato valori molto minori.
Va inoltre segnalato che queste precipitazioni concentrate e intense, hanno seguito quelle del giorno precedente, che seppur di valore complessivo di 15 – 59 mm sono state maggiormente distribuite nell’arco delle ventiquattr’ore.
Le conseguenze sul territorio sono state quindi più evidenti.
A Quattro Castella, già nella notte si sono verificati allagamenti lungo il rio Bianello ed il rio Da Corte e, in misura molto minore, nel tratto collinare del rio Enzola.
I rilievi eseguiti congiuntamente già a partire dalla mattinata da personale tecnico del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e del Servizio Difesa del suolo, della Costa e Bonifica della Regione hanno permesso di valutare in via preliminare l’estensione e la natura delle problematiche.
Lungo il rio Enzola si sono rilevate modeste fuoriuscite di acqua e detriti dall’alveo, poi rientrate immediatamente a valle, nel tratto collinare, dove è stato pure osservata la presenza di ramaglie cadute a causa del vento associato alle piogge, e che talvolta hanno generato accumuli in alveo. Si è osservato un modesto danno alla rampa di risalita sulla briglia, che necessiterà di un intervento di ripristino.
La situazione è illustrata nelle figure seguenti.
Figura 7 – I detriti abbandonati dal rio Enzola lungo la strada che costeggia il tratto alto del rio. L’acqua è poi rientrata in alveo immediatamente a valle del punto fotografato.
Figura 8 – I detriti legnosi presenti in alveo nella porzione collinare del rio Enzola.
Figura 9 – I danni alla rampa di risalita sul rio Enzola.
Lungo il tratto tombinato del rio Da Corte si è verificata un’occlusione che ha mandato in pressione la condotta, provocando l’espulsione dei tombini ed un limitato allagamento della strada e delle adiacenti aree cortilive adiacenti nell’area vicina al plesso scolastico, che non ha riportato alcun danno.
Il rio Bianello ha invece esondato in corrispondenza dell’imbocco del tratto tombinato, dove la vecchia griglia metallica è stata in parte occlusa dai detriti legnosi e dai rifiuti trasportati dalla corrente.
L’acqua ha quindi invaso le pertinenze delle case a ridosso del rio ed è poi scesa in direzione dell’abitato, causando alcuni allagamenti di scantinati e negozi.
I rilievi eseguiti a monte hanno permesso di valutare eventuali danni agli interventi realizzati e di verificarne il funzionamento durante l’evento di piena.
La situazione riscontrata è evidenziata nelle figure seguenti.
Figura 10 – I detriti trattenuti dalla briglia selettiva a monte dell’abitato.
Figura 11 – I detriti e i sedimenti trattenuti a monte del restringimento in pietrame rinverdito realizzato nel tratto collinare del rio Bianello.
Nell’insieme è stato osservato un buono stato delle opere ed è stato verificato il loro corretto funzionamento.
Gli interventi hanno quindi limitato il picco di piena riducendo significativamente i danni che si sono verificati.
La notevole quantità di ramaglie rinvenute lungo il rio indicano tuttavia la necessità sia di pianificare una attenta manutenzione delle opere che di integrare il sistema con ulteriori interventi (briglie a pettine e salti idraulici).