Ada

ADaptation in Agriculture

Filiera ortofutticola, confronto sugli strumenti di adattamento e mitigazione

Nel primo workshop del progetto Life Ada, i protagonisti della filiera affrontano il complesso tema della gestione dei rischi

Nella sfida al cambiamento climatico nessuno si salva da solo: è questo uno dei messaggi forti emersi dal workshop che si è tenuto lo scorso venerdì 8 settembre, inserito nel programma ufficiale di Sana con il titolo “La filiera ortofrutticola e i cambiamenti climatici: un confronto sulle nuove sfide”. L’evento è stato organizzato dalla Regione nell’ambito del progetto Life Ada, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del bando europeo Life: si tratta del primo di tre appuntamenti dedicati alle filiere su cui si concentra il progetto: ortofrutticola, vitivinicola e lattiero-casearia.

Dopo il saluto istituzionale del Direttore Generale dell’Agricoltura Valtiero Mazzotti, nella prima parte si sono susseguite le presentazioni del capofila Unipol Sai: la Sustainability manager Giulia Balugani ha sottolineato l’importanza di affrontare la gestione del rischio nel settore agricolo sia a breve-medio che a lungo termine, mentre la project manager Stefania Faccioli ha illustrato la nascita e lo stato attuale del progetto, che punta a supportare sia i produttori che le loro organizzazioni.

Partecipanti al workshop sulla filiera ortofrutticolaDati aggiornati su gelate, grandine, vento e siccità, mappe di rischio basate sullo storico delle temperature estreme e della piovosità, consigli sulle buone pratiche da implementare: sono solo alcune delle caratteristiche della web app Ada Tool, sviluppata dalla fondazione Leithà e di cui Antonio Pirri ha tenuto una dimostrazione.

Tra le azioni del progetto, Fabio Lunati ha esposto la parte dell’indagine condotta da Nomisma tra gli stakeholder delle Op, per approfondire da un lato la percezione delle criticità principali nelle 3 filiere indagate e dall’altro la diffusione delle azioni di adattamento e la propensione ad usare strumenti di gestione del rischio per la difesa passiva (polizze assicurative) e quella attiva (reti antigrandine, sistemi antigelo).

Il cambiamento climatico ha un grosso impatto non solo in agricoltura, ma in molti altri settori: come sottolineato nell’intervento di Patrizia Bianconi, non si può prescindere da un approccio settoriale ma è altrettanto indispensabile un approccio integrato e coordinato per l’attuazione della strategia regionale.

Molto interessante è stato lo scambio durante la tavola rotonda, che ha visto portare il contributo istituzionale (tra cui Gennaro Giliberti per la Regione Toscana), delle organizzazioni professionali come Confagricoltura, Lega Coop, Cia e Coldiretti e infine dei rappresentanti delle Aop.

Il secondo appuntamento dedicato alla filiera vitivinicola sarà il prossimo ottobre.

Consulta il programma completo del workshop (pdf375.01 KB)

Clicca per scaricare le presentazioni:

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ultima modifica 2024-01-25T15:47:06+02:00
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