Ada

ADaptation in Agriculture

Adattamento al cambiamento climatico in agricoltura, il progetto Ada giunge al termine

Grazie al progetto sono stati formati 38.000 tra agricoltori e operatori del settore sulla gestione dei rischi in agricoltura

L’evento di chiusura di Life ADA (ADaptation in Agricolture) si è tenuto il 29 ottobre 2024 presso la sede di Roma del Parlamento Europeo: il progetto, partito alla fine del 2020 e finanziato dall’Unione Europea con il programma Life, vede UnipolSai come capofila e la Regione Emilia tra i partner.

Per raggiungere l’obiettivo di aumentare la resilienza del settore agricolo e fornire strumenti di adattamento ai cambiamenti climatici, Life ADA ha creato un innovativo partenariato pubblico-privato tra Pubblica Amministrazione, istituti di ricerca scientifica, ONG e forme aggregate di produttori (consorzi o cooperative).

L’evento dal titolo “Il clima cambia, l’agricoltura risponde – Life ADA: reagire ai cambiamenti climatici” ha contato sulla partecipazione di relatori e autorità di alto livello, a partire dal moderatore G. Mastrojeni (Segretario Generale Aggiunto dell’Unione per il Mediterraneo).

Keynote Speeches

I lavori sono cominciati con il saluto della responsabile comunicazione dell’ufficio italiano del Parlamento Europeo Valeria Fiore, che ha ricordato l’interesse crescente anche nel dibattito pubblico per il settore agricolo, dimostrato dal dibattito della prima plenaria del nuovo Parlamento Europeo sul futuro dell’agricoltura.

Nel primo intervento B. Bacani (Responsabile settore assicurativo del Programma delle Nazioni unite per l’Ambiente UNEP), ha illustrato le linee guida per il settore assicurativo in tema di sostenibilità con diversi livelli di copertura assicurativa (nazionale, per comunità e città e individuali) auspicando un piano d’azione a livello nazionale per gestire l’assicurabilità.

Bacani ha anche chiarito che i concetti di mitigazione (ovvero ridurre le cause che portano ai rischi connessi ai cambiamenti climatici) e adattamento (ovvero gestire al meglio gli effetti di tali cambiamenti) non sono in contrasto, ma devono essere messi in atto in parallelo e al più presto. La differenza tra un aumento di 1.5° e 2°, infatti, comporta enormi differenze in termini di rese agricole, livello dei mari e perdita di specie animali e vegetali.

Guarda l'intervista a Butch Bacani

Nella seconda relazione B. Kurnik (capo del Gruppo per gli Impatti dei Cambiamenti Climatici e l'Adattamento nell'Agenzia Europea per l'Ambiente) ha spiegato il ruolo dell’Agenzia, che con la sua rete di 32 membri più 6 stati esterni raccoglie dati climatici in tutta Europa da utilizzare, una vola processati, per aiutare nelle decisioni politiche e strategiche in materia di ambiente e clima.

Le perdite economiche nell’UE attribuibili ai cambiamenti climatici sono impressionanti: 64 miliardi di euro nel 2021, 57 nel 2022 e 44 nel 2023, soprattutto tenendo conto del fatto che solo il 20% era assicurato. Il settore primario (agricoltura e allevamento) è il più esposto ai rischi climatici, in particolare nell’Europa centrale e del sud, con fenomeni preoccupanti come la siccità prolungata, le fitopatie emergenti per l’aumento delle temperature medie (in Italia l’emergenza è per l’olivocoltura) e le gelate primaverili, che anche se di breve durata posso causare danni enormi in frutticoltura.

L’Amministratore Delegato di UnipolSai M. Laterza ha poi messo a fuoco la questione dal punto di vista dell’assicurazione: l’Italia ha il protection gap più basso all’interno dell’UE e l’accessibilità alle assicurazioni nel mondo agricolo è ostacolata anche dall’aumento dei costi, causa diretta dei danni risarciti raddoppiati negli ultimi anni.

Il valore aggiunto di ADA è lo strumento a disposizione dei produttori per quantificare i rischi connessi alla propria attività: Ada tool integra informazioni diverse inserite dalla stessa azienda, dalle assicurazioni e dati scientifici meteorologici elaborati sotto forma di trend e prospettive future.

Tavola rotonda e conclusioni

Nella tavola rotonda hanno condiviso le proprie riflessioni C. Fini (Presidente CIA), C. Maretti (Presidente Legacoop Agroalimentare N. Italia), G. Felice (Dirigente settore Competitività RER), S. Caselli (Presidente di Areflh, Granlatte e CRPA) e M. Raffa (Commissario Arsial Lazio).

Guarda l'intervista a C. Fini di CIA

Guarda l'intervista a C. Maretti di Legacoop

Tra le lezioni apprese anche tramite il progetto Ada, è stata sottolineata l’esigenza di promuovere il ricambio generazionale in agricoltura, la formazione e l’innovazione.  La Regione Emilia-Romagna punta sull’innovazione finanziando gli investimenti materiali da un lato e i gruppi operativi per l’innovazione dall’altro. Sono state ricordate tecniche sicure ma non ancora autorizzate in Italia come le Tecnologie di Evoluzione Assistita per il miglioramento genetico e la conseguente riduzione di acqua e fitofarmaci; investire molte risorse in innovazione permette di ottenere soddisfacenti risultati in termine di adattamento.

Gli agricoltori europei, ha concluso l’on. D. Nardella sono la spina dorsale dell’autosufficienza alimentare europea e il motore di occupazione e crescita sostenibili delle zone rurali; il loro contributo è essenziale alla transizione ecologica collettiva, nella grande sfida di adattamento ai cambiamenti climatici senza perdere competitività.

Guarda l'intervista all'on. D. Nardella

I numeri del progetto Life ADA 

  • Budget totale di quasi 2 milioni di euro, co-finanziato dalla UE per circa la metà dell’importo
  • Stakeholder: agricoltori e le Organizzazioni di Produttori di tre filiere agroalimentari: lattiero-casearia (Parmigiano Reggiano), vitivinicola, ortofrutticola. Azioni del progetto realizzate dapprima in Emilia-Romagna e successivamente esteso a Veneto, Toscana e Lazio.
  • Circa 600.000 soggetti tra agricoltori, consorzi, cooperative, agronomi, zootecnici, economisti agrari, istituzioni pubbliche, agrometeorologi raggiunti con le varie iniziative di formazione, comunicazione e disseminazione durante il progetto.
  • Circa 1.600 utenti, agricoltori e OP hanno utilizzato l’ADA Tool, la web app sviluppata all’interno del progetto per la definizione del proprio piano di adattamento ai cambiamenti climatici con azioni varie.
  • 38.000 fruitori del percorso formativo sviluppato dal progetto: 10 webinar (7 tecnici e 3 di scambi di buone pratiche), video-lezioni peer to peer e podcast della serie AgriFuturo, tutti disponibili sul sito del progetto.
  • In 3 bandi regionali di investimenti (dotazione finanziaria totale circa 46 mln €) è stata introdotta una premialità per chi possiede un piano di adattamento ai cambiamenti climatici.
    Campi coltivati sorvolati da drone, ph. Pixabay

Azioni sul documento

ultima modifica 2024-12-05T09:39:01+01:00
Questa pagina ti è stata utile?

Valuta il sito

Non hai trovato quello che cerchi ?

Piè di pagina